Ho iniziato a giocare con me tirando fuori quel fanciullo mai sopito | Torino, Marzo 2021

Sebastiano


Quando abbiamo deciso del nostro incontro, mi sono sentito un po’ agitato ma al tempo stesso eccitato.
Immaginavo che cosa mi avresti consigliato di fare ma soprattutto pensavo a cosa il mio cuore volesse esprimere ad ogni tuo scatto all’interno del mio ambiente.
Quando poi sei arrivata mi sentivo un po’ teso.

Mi sono messo subito a tua disposizione e tu con calma e naturalezza mi hai aiutato a rilassarmi ed a riprendere in mano la mia brillantezza.
Anzi, ho iniziato a giocare con me tirando fuori quel fanciullo mai sopito e nel frattempo la mia parte matura di uomo si manifestava nell’esperienza, nei sogni, nelle contraddizioni, fatiche, forze e debolezze.

Così ogni volta che mi dedicavi uno scatto, dal mio petto sorgeva un’emozione, come se volesse esprimere, in quel preciso momento, parti di quello che sono.
Giocando con gli abiti ho voluto evidenziare le varie sfumature della mia anima in tutte le tonalità dei colori.
Mi sono sentito così bene e libero nel rivelarmi, grazie soprattutto alla tua abilità, precisione e sensibilità.
Se ricordi ho iniziato a raccontarti storie che non erano altro che piccoli frammenti  della mia vita.
È stato davvero bello terminare con una nostra foto.
La sera, poi, mi son sentito rilassato e bene.

Ora attraverso queste fotografie posso osservare i miei occhi che parlano e dicono.

Tengo stretto a me quel nostro momento, incorniciandolo ed offrirlo ai miei ricordi.
Ti sono grato Anna. Sebastiano.







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