La possibilità di partecipare a questa esperienza ha avuto un valore simbolico molto forte, considerando il particolare momento storico in cui si è svolta: la fine del lockdown.
Tornare a danzare in natura ha permesso di ristabilire una connessione col mondo esterno, in una ritrovata dimensione creativa e artistica.
È stato un po’ come una rinascita, un recupero delle risorse vitali che alimentano benessere, un recupero essenziale di quel con-tatto tra la sfera corporea e ciò che sta fuori. Un legame fondamentale che, se non alimentato, impoverisce.
Il valore aggiunto dell’esperienza è stato rappresentato dalla risorsa della fotografia: un atto creativo condiviso con Anna, la possibilità di lasciar traccia di ciò che è accaduto lì e allora. Giulia.
Le fotografie sono state scattate a maggio 2020, primi giorni di riapertura dopo quasi tre mesi di lockdwon. Il testo è stato scritto da Giulia nel mese di gennaio 2021: le ho chiesto se poteva darmi un ritorno riguardo all’esperienza vissuta insieme più di nove mesi fa e quello che oggi sentiva nel rivedere questi scatti.
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