Il progetto vuole essere una mostra itinerante delle immagini che gli artisti hanno saputo cogliere di se stessi in uno dei momenti più traumatici che stiamo vivendo a livello globale … una pandemia! L’arrivo di un virus sconosciuto ci ha posto nel baratro dell’incertezza costringendoci alle uniche difese possibili: la distanza e l’isolamento sociale e ha portato tutti noi a condurre una quotidianità molto più introspettiva, confrontandoci senza precedenti con il nostro Io. La pandemia è stata un terremoto che ci ha portato su sentieri nuovi favorendo un ripensamento del nostro vivere su diverse dimensioni: i nostri pensieri, sentimenti, emozioni, riflessioni, paure, perdita della socialità, solitudine, sospensione del tempo, contatti umani e sociali; siamo stati tutti colti da una sensazione di profondo stupore rispetto al silenzio delle strade, alle immagini delle città vuote, alla solitudine diffusa, alle strade e piazze deserte in tutte le grandi metropoli del mondo.
Uno shock che ci ha messo di fronte in maniera inusuale alla nostra intimità psichica ed al vissuto più profondo delle nostre relazioni sentimentali, interpersonali e sociali. Il silenzio e la solitudine sono diventati uno spazio vuoto nel quale si sono moltiplicati il disagio esistenziale, l’insicurezza e la paura: paura della malattia, ma anche paura del proprio caos interiore, con i suoi contenuti sia di tipo emozionale che di tipo razionale. L’autoritratto è una maniera per indagare noi stessi, per cogliere particolarità ed espressioni del nostro volto di cui possiamo non essere consapevoli, uno specchio amichevole ai propri problemi di auto-riconoscimento.
Cosetta Mastragostino
Sei volumi, 120 opere: sono state utilizzate le tecniche più varie per la realizzazione delle opere: pittura a tempera, acrilico, acquerello, gouache, fotografia digitale, collage su carta, con gli unici limiti delle dimensioni e del tipo di supporto. I lavori sono diversissimi tra loro, mostrando una grande varietà di identità artistica, tra chi ha mantenuto uno stile più accademico e chi ha adottato un linguaggio decisamente concettuale. Ogni opera è una testimonianza del vissuto e della creatività dell’artista.
Adriana Camilla Caputo.
Mi abbandono alla mia essenza…
La maschera si trasforma…
Da alienante perdita di identità,
a speranza di una libertà nuova.
Anna Parisi.
Io e Me
autoritratti nel lockdown
A cura di Cosetta Mastragostino e Mary Angela Schroth Con il coordinamento di Adriana Camilla Caputo Ottobre 2021-Dicembre 2023
Progetto Itinerante in Italia
Prima presentazione Biblioteca Nazionale Centrale, Roma – 25 novembre 2021 Edizioni Sala 1 n.148.
Un progetto di
Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea Piazza di Porta San Giovanni – 00185 Roma